3 WORKSHOPS DI SCRITTURA E NARRAZIONE CREATIVA E TERAPEUTICA
Condotti da Rossana Pavoni Gallo
Narrazione creativa e terapeutica
‘Sono di quel tipo di persone che non finisce di comprendere le cose finché le mette per scritto’ (Haruki Murakami)
Autobiografico, e altrove
Trasformare l’esperienza in un testo letterario, un invito a scrivere creativamente, prendendo come punto di partenza la vita, i ricordi, i momenti chiave della nostra storia. Riconoscere ed elaborare personaggi che ci abitano, spazi e vissuti del nostro intorno reale o immaginario, e condividerlo.
Autobiografia reale, diario intimo, autoritratto lettere, memorie, si lavorano come percorsi per trovare la propria voce e trasformarli in un racconto, un romanzo, una canzone…Recuperare, esplicitare, evocare, esaltare l’immaginazione, e incontrare strategie per narrare. Abbiamo un istintivo bisogno di raccontare, rivelare quello che ci succede. Un’occasione per mappare la propria umana geografia e sorprendersi, beneficiando dell’originalità che cova dentro di noi, schivando gli accademici, scansando le regole della scrittura formale, seguendo tracce e concentrandosi sui talenti.
Narrarte. La narrazione di me, non solo scritta
Come mi vedo? Cosa dico di me? Come lo dico? Una volta esternate, le nostre creazioni fanno da ponte di scambio verso il profondo, ci offrono una mano dall’esterno proponendoci una possibilità creativa di emergere. Accompagnati dalla voce narrante avremo opportunitá di trovare altre arti come compagne di viaggio, attraverso le quali scoprire e riscoprirci.
Racconti, Genogramma e Costellazioni
Uno sguardo sistemico e corale della propria famiglia, reale, allargata, aggiunta, quella scelta e quella no. Radunandosi attorno a tavoli imbanditi, una domenica a pranzo, un Natale, durante un matrimonio, un funerale, la nascita di un bambino. Come li vediamo, quali personaggi scegliamo, quali sono le particolarità che ci uniscono e quelle che ci separano, quelle che amiamo e quelle che detestiamo. Li facciamo parlare di sé, tra sé e dietro di sé.
Scrivere come autoconoscenza, atto liberatorio, sorpresa vitale e creativa. Un altro modo di vedermi.
Le vie della creatività sono infinite. Oltre il momento d’ispirazione c’è il lavoro artigianale. L’arte che aiuta a trovare strade. Una modalità che possiamo attraversare per arrivare a quelle nostre zone interne che sanno di poter essere felici, di sentirsi bene con quello che si è, con ciò che si ha, con ciò che si fa. E partire da li. Contattare le ombre, i dettagli di fondo che non riescono a uscire alla luce, le gestalt aperte. Abbandoniamo contesti dove ‘cerchiamo il problema’.
La scrittura ci viene incontro per sentirci più in sintonia con la vita. Un percorso che si scrive, un processo di creazione, fondamentalmente letteraria, dove lasciamo spazio e permettiamo l’incontro anche con altre arti.
L’atto di creare parte in un primo momento dall’interno verso l’esterno, da un lavoro personale di indagine interiore. Un processo creativo di autoconoscenza e autoespressione. Nella creazione artistica esprimiamo sia le nostre qualità che le proprie difficoltà, la nostra realtà.
E’ nella nostra opera, occulta finché non decidiamo di partorirla, dove si trovano le possibilità di risoluzione di molti conflitti.
Nella scrittura individuiamo i nostri modelli di proporci, di attuare, di dire, origine di molti disagi. Se permettiamo che diverse parti nostre scrivano, e che altri si esprimano attraverso noi, talvolta quelli incompatibili, potremmo attingere a una libertà di risposta, a un nuovo repertorio espressivo, altri modi di stare. Dando voce ad aspetti evitati, paure nascoste, zone in penombra.
Cercando l’amplificazione nella capacità di estrarre nuovi ed efficaci risorse creative che accrescono le proprie caratteristiche come strumenti di crescita personale, riabilitazione, cura delle relazioni.
Prendere coscienza di ciò che denominiamo ‘ritorno’. Ritornare a ciò che credevamo scartato e che all’improvviso, per una presenza inaspettata, ciò che era addormentato si sveglia, rinnova sistemi, eclissi mentali e abitudini addomesticate, per riavviare bruscamente tutto quello che pensavamo perduto.
Niente può essere già ciò che fu, o ciò che non fu, ma abbiamo davanti un ventaglio di possibilità.
Rossana Pavoni Gallo
Counsellor sistemico/relazionale e familiare.GestaltCounsellor. Arte Terapeuta. Giornalista. Lavoro trentennale in progetti ONU/FAO.Ricerca e formazione in Sciamanesimo, Studi avanzati di danze e movimenti sacri di Gurdjieff, approfondimento in Costellazioni Familiari (HellingerLebenSchule), discepola del Prof. Naranjo, collabora all Programma SAT Educazione in Italia, Spagna e America Latina. Conduce laboratori , workshop e seminari di scrittura e narrazione creativo-terapeutica e gestaltica abbinati ad altre arti per un percorso di autoconoscenza e autotrasformazione.
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